Cuore delle Dolomiti

Cuore delle Dolomiti

Camere e Spa

Una Famiglia con le Dolomiti nel Cuore

Cuore delle Dolomiti | Camere e SPA è il sogno realizzato di Chiara e Dario, una giovane coppia di allevatori di bovini da latte, appassionati di montagna, di spazi aperti e al tempo stesso molto attenti alla qualità della vita, rispettosi dell’ambiente e del territorio e cultori del tempo ben speso.

Il loro impegno per le Dolomiti di Belluno e per i loro monti è testimoniato dal protocollo di allevamento e di produzione che applicano nella loro azienda agricola, rigorosamente biologica.

Cuore delle Dolomiti | Camere e SPA rappresenta l’innovazione di una azienda rurale montana arrivata alla terza generazione, che ha sempre creduto nella potenzialità di questo territorio, ricco di bellezze e generoso di opportunità per tutti visitatori e turisti che lo scelgono.

L’azienda agricola dedita all’allevamento accoglie circa un centinaio di capi ed è gestita da Dario, dal padre Stefano e dal fratello Michele.

Durante l’estate, a partire solitamente da maggio, i bovini si spostano in altura durante una giornata di transumanza che coinvolge tutta la famiglia, dagli adulti ai bambini.

Rimangono per mesi precisamente in Val Visdende dove la famiglia gestisce lo storico “Agriturismo Pra della Fratta”.

In inverno invece, tutta l’attività di allevamento biologico si svolge nella grande stalla di famiglia a San Pietro di Cadore, costruita nel 1983.

La montagna e la famiglia

Da generazioni, le Dolomiti sono nel nostro cuore e nel lavoro di tutti i giorni, con passione e rispetto

Uno sguardo al futuro

Come i nostri genitori, anche i nostri figli imparano cosa significa vivere con la natura

La tradizione

La transumanza, gli spazi aperti e i cieli stellati sono la nostra quotidianità nelle giornate estive, da più di 100 anni

La mia famiglia vive seguendo i ritmi della natura, valorizzando ogni giorno le ricchezze dei pascoli delle nostre Dolomiti, che contraccambiano la fatica di tutti noi con poesia ed emozioni autentiche.

(Dario Zampol)